Prima di parlare del motivo di questo lavoro, volevo solo dirvi che questa incredibile installazione mi ha forgiato,

come artista, dal suo concepimento fino ad oggi. 

Come un tatuaggio profondo, so che questo lavoro è stato, è e sarà sempre al lavoro nel mio cuore,

nel mio corpo, nel mio sangue, nel profondo di tutto il mio essere.

​

Nel 1998 ho avuto l'idea assurda di materializzare lo spazio intramurale della città di Brest

da una linea continua di pittura a terra, per proporre a tutti un nuovo percorso,

nella sua vita quotidiana,disegna a sua volta, attraverso il suo corpo... lo spazio fondativo della città odierna.

L'ho proposto al Comune che ha accettato convenzionalmente.

Sono stato sostenuto finanziariamente da lei, dalla regione della Bretagna e dal dipartimento del Finistère.

 

Nel mio linguaggio grafico,la città è un disegno, nato dallo spostamento vitale di questi abitanti.

Potrei parlartene per ore. Mi dicono che nessuno legge più in rete.

Quindi ti mostrerò solo alcuni elementi visivi che parlano da soli, credo.

Sono l'unico autore di questo lavoro. Mi ci sono voluti due anni per ottenere il "sì" dalla città.

Lo spessore della cartella stampa, che ho messo insieme da solo, mostra le potenzialità ancora attive di questo lavoro.

 

Ho sviluppato il mio approccio in un libro scritto insieme a Jean-Manuel Warnet:

Brest Palimpseste, edito da Dynamo, disponibile presso la libreria Dialogues di Brest, un intero programma.

​

Spero con tutto il cuore che questo lavoro avrà un seguito, ha il potenziale! 

Se non altro per poter tracciare parte della Linea ai piedi del monumento americano...

I tecnici stradali pensavano che questo terreno fosse territorio americano...?

​

In ogni caso, volevo ringraziare calorosamente i tecnici stradali che mi hanno accompagnato in questo percorso, per la loro professionalità, il loro buon umore e la loro attenzione al progetto.